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Per comprendere bene come agisce un lubrificante è indispensabile conoscere una delle sue caratteristiche chimico-fisiche più importanti: la viscosità.

Essa misura la resistenza di un fluido allo scorrimento.

 

La viscosità è la misura dell'attrito interno di un fluido. Questo attrito diventa evidente quando uno strato di fluido viene fatto muovere rispetto a un altro strato. Maggiore è l'attrito, maggiore è la forza necessaria per provocare questo movimento, chiamato taglio, è importante. Il taglio si verifica ogni volta che il fluido viene spostato o distribuito fisicamente, ad esempio durante il versamento, la diffusione, la spruzzatura, la miscelazione, ecc. I fluidi altamente viscosi richiedono quindi più forza per muoversi rispetto ai materiali meno viscosi.

 

Spesso il concetto di viscosità viene confuso con quello di densità, che è invece il peso specifico del fluido(kg/litro). Rispetto all'acqua un olio motore è più viscoso (nel senso che è meno scorrevole), ma ha anche una densità più bassa, cioè è più "leggero" (attenzione, densità e denso non sono sinonimi ma hanno significato diverso).

 

Lo strumento necessario per misurare la viscosità è il viscosimetro.

Per gli oli lubrificanti si utilizza principalmente la viscosità cinematica. Viene determinata misurando il tempo che una definita quantità di olio impiega per scorrere attraverso un capillare a una temperatura definita.

 

La viscosità dipende dalla temperatura. Più aumenta, più diminuisce e viceversa.
Caratteristica molto importante è l'indice di viscosità. L'Indice di Viscosità è un numero che consente di valutare come la viscosità del lubrificante varia con il cambiare della temperatura. Più l'indice è elevato, meno varierà la viscosità con il variare della temperatura. Con un indice di viscosità elevato, il lubrificante si presenta più stabile in termini di variazione della viscosità.

 

La viscosità degli oli motore viene normata dalla SAE (Society of Automotive Engeneers) in base alla tabella J300. La viscosità SAE prescinde dal profilo tecnico che è definito dalle specifiche internazionali (ACEA, API, ILSAC) e dalle omologazioni costruttori.

 

Nel caso dei lubrificanti multigradi come ad esempio 0W-30, 5W-30, 10W-40 ecc il primo numero seguito dalla lettera "W" indica le caratteristiche di viscosità a freddo, mentre il secondo numero indica le caratteristiche di viscosità a caldo.

 

I lubrificanti "monogradi", come ad esempio SAE 30, SAE 40, SAE 50, indicano solo la caratteristica di viscosità a caldo (100°C) e non sono più idonei per la lubrificazione ottimale delle motorizzazioni stradali. Attualmente vengono utilizzati solo per applicazioni con funzionamento costante e continuativo come ad esempio i motori stazionari o marini.

 

La/e viscosità ideale/i del lubrificante da utilizzare nel proprio mezzo è indicata dal costruttore. Le più recenti motorizzazioni sono progettate per essere lubrificate da prodotti sempre più fluidi sia a freddo che a caldo. A freddo per limitare le usure durante le partenze, a caldo per ridurre gli attriti e risparmiare carburante e al contempo ridurre le emissioni di CO2.

 

 

Tabella Viscosità

Tabella Viscosità